Author Topic: Cronche Federali  (Read 1817 times)

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Cronche Federali
« on: January 04, 2010, 09:39:30 AM »
Sto scrivendo questo "resconto romanzato" su Netwargamingitalia, una community che frequento. Già che ci sono però condivido anche qua! :)

Prologo
La fine di un sogno


Sistema Lalande 21185 (8,3 anni luce dal Sole)

3 Agosto 2037 Ore 18,45 GMT
Nave stellare Einstein


Il Comandante Ann Remillard entrò sul ponte di comando della Einstein, accolta dalla solita ondata di sguardi timorosi, risentiti ed invidiosi dei suoi sottoposti. Ci era abituata da tempo, ed in fondo le piaceva.

<<Tenente Myazuki, prendo il comando>> con tono gelido informava il suo primo ufficiale di qualcosa che era quanto meno scontato, ma “Le Regole si rispettano” era il suo motto …

Nata in Virginia, Ann era una ragazza di soli 26 anni ed aveva raggiunto 1 o 2 gradi in più rispetto ai suoi coetanei nella Flotta grazie ad un letale mix di abilità e raccomandazioni politiche; autoritaria ed inflessibile, qualcuno avrebbe anche potuto dire bella, sapeva sempre come risolvere i problemi che le venivano posti. Fin da i tempi dell’Accademia, i suoi superiori sapevano che il suo nome era quello giusto, quando si trattava di levare le castagne dal fuoco, e non hanno mai mancato di mostrare la loro riconoscenza all’ambiziosa scalatrice.

Ora sedeva su una delle 6 poltrone più ambite di tutta la Flotta Stellare della Federazione Terrestre.

La Einstein era un vascello di mappatura gravitazionale: un nome pomposo per indicare una serie di antenne, antennine e parabole particolarmente costose, con attaccati un motore, e lo stretto necessario alla sopravvivenza dei 95 membri dell’equipaggio.

La particolarità di quei sensori era la loro capacità di individuare quei pochi punti all’interno di un sistema solare dove l’ interazione fra i campi gravitazionali dei corpi celesti permetteva l’esecuzione di un “Salto Spaziale”.

Questi punti, detti “Punti di Salto” (Jump Point, JP) permettono il viaggio quasi istantaneo, ed in direzione biunivoca, verso un altro JP in un altro sistema, distante anni luce. Erano l’unico mezzo che l’Umanità conosceva per viaggiare in tempi ragionevoli all’infuori del Sistema Solare, da cui l’importanza strategica per l’espansione della Federazione.

La Einstein faceva parte di una spedizione di tre navi, inviata nel sistema Lalande 21185 a Giugno di quell’anno, col compito di mapparlo in vista di un possibile sfruttamento minerario.

Da una decina d’anni la Terra non faceva altro che desiderare ardentemente giacimenti minerari di ogni tipo, ovvero da quando realizzò quanto esigua fosse la quantità di quei nuovi minerali scoperti dal Dott.Raley; gli stessi minerali che hanno permesso all’uomo il salto tecnologico necessario per levarsi dal suo pianeta natale, ed iniziare il suo cammino nello spazio.

Lalande, insieme a Proxima Centauri, erano i primi 2 sistemi che l’uomo esplorava, e le aspettative a casa erano enormi.

Detto ciò era facile intuire perché il comando della spedizione fosse assegnato al Capitano Ioakim Kirillov, della Amethyst; questo era un vascello di mappatura geologica, il cui compito era analizzare la composizione di ogni singolo pianeta, luna ed asteroide presente nel sistema.

La Amethyst, sotto il comando di Kirillov, aveva compiuto la metà della mappatura del Sistema Solare, qualche anno prima; l’altra metà era opera della sua gemella, la Amber del Capitano Tang, che in quel momento era all’opera a Proxima. Il russo ed il cinese sono stati i primi due a comandare vascelli spaziali Federali, ed erano considerati delle vere leggende viventi in patria, in quanto le loro scoperte avevano dato speranza all’umanità.

Era grazie ai minerali estratti su Venere, Io (luna di Giove) e nella cintura di asteroidi, che la Terra aveva potuto placare la sua sete, ma questi non erano sufficienti. Era fondamentale trovarne di più e più facilmente estraibili.

Alla fine della sua missione, dopo una parata in suo onore ed una medaglia fatta apposta per lui, Kirillov aveva ottenuto un incarico di staff, finita la missione, ed era lì che aveva conosciuto la giovane Remillard.
Grazie alle sue indubbie capacità scientifiche ed organizzative era diventata la sua più fidata assistente, e quando il governo chiese a gran voce che fosse lui a guidare la spedizione verso Lalande 21185, egli volle la neopromossa Comandante al timone della Einstein.

Il rapporto fra i due era incredibilmente stretto, e le malignità ovviamente scorrevano a fiumi.

La terza nave che componeva la spedizione era la Columbus, l’unica equipaggiata con un “Motore di Salto”; si trattava di un particolare dispositivo in grado di fare eseguire il salto a tre vascelli di piccole dimensioni, includendo quello che lo montava. Il suo compito era solamente quello di traghettare le altre due navi, e se ne stava tranquillamente a sonnecchiare nei pressi del JP.

La Einstein stava placidamente avvicinandosi a dove, nel bel mezzo del vuoto siderale, avrebbe dovuto iniziare la sua seconda scansione gravitazionale; infatti solo l’estrapolazione di dati ottenuti attraverso 2 o più rilevazioni fatte in punti strategici poteva rivelare l’esatta posizione di un punto di salto. Doveva per forza visitare a turno 20 punti in tutto il sistema.

Il Comandante stava meditando in silenzio sulle ultime rilevazioni fatte, quando fu distratta dal mormorio sommesso dell’addetto alle comunicazioni. Non riusciva a capire quale fosse il problema, ma il giovane aveva un’aria decisamente confusa.

Seccata, Remillard decise di risolvere la questione per poi tornare ai suoi conti “Qual è il problema, Sottufficiale?”

L’addetto, chiamato in causa, non poté fare a meno di voltarsi, pur non riuscendo a reggere lo sguardo della tirannica comandante per più di pochi secondi “Signora … non capisco … sembrerebbe ci sia una comunicazione in arrivo da parte della Amethyst …”

“Impossibile, mancano ancora 3 ore all’aggiornamento serale prefissato, si sta sbagliando.” L’interruppe lei, col tono di qualcuno che allontana un seccatore.

“Si, deve essere così …”iniziò a darle ragione l’uomo, per poi fermarsi ad osservare meglio il suo pannello, dove una piccola spia rossa aveva preso a lampeggiare. Premette alcuni comandi “… ma questo … è il canale 1…” fece appena in tempo ad accennare al canale di comunicazioni riservato alle chiamate d’emergenza, quando si interruppe di nuovo, portando le mani alle grosse cuffie che indossava, come per sentire meglio.

Il Com. Remillard, per la prima volta davvero incuriosita, osservò il volto dell’sottufficiale passare gradualmente dal confuso allo sgomento.

“Che succede?” la voce di Ann risultò un po’ più acuta di quanto lei stessa avesse desiderato.

L’uomo si tolse le cuffie, porgendole al Comandante “E’ meglio che ascolti lei stessa … è solo audio …” aggiunse con voce tremante, e suggerendo un’ovvietà. Chiunque sapeva che a quella distanza era impossibile fare arrivare un segnale video.

Appena egli premette il pulsante per la replica del messaggio, Ann Remillard iniziò a sentire un messaggio dal segnale molto debole, inizialmente incomprensibile, composto solo da scariche intervallate da qualche mezza parola. La voce però era ben nota alla giovane donna; per quanto debole ed esitante, il timbro profondo da tenore, e l’accento russo del Capitano Kirillov erano inconfondibili.

Dopo pochi istanti il messaggio si fece via via più chiaro … “ … essere un attacco … RIPETO, POTREBBE ESSERE UN ATTACCO … il motore ed il serbatoio carburante sono esplosi … abbiamo avuto molte vittime … argh ” il capitano si interruppe, era chiaramente dolorante e sullo sfondo si sentivano urla strazianti ed il suono delle sirene d’emergenza “ … ho dato ordine di abbandonare la nave, la nostra posizione è … ” seguiva poi il boato nettamente distinguibile di un’esplosione che poneva termine alla comunicazione.

Il Comandante tolse le cuffie, con espressione chiaramente sotto shock, mentre tutto il ponte aveva occhi solo per lei. Quasi a salvarla dall’imbarazzo, una nuova spia prese a lampeggiare sul quadro dell’addetto alle comunicazioni.

Con tono totalmente neutro disse “Signore … sono capsule di salvataggio … ne conto 5 … ”. Ogni capsula poteva contenere dieci persone, quindi al massimo 50 dei 108 uomini e donne della Amethyst ce l’avevano fatta.
“Il segnale arriva dal secondo pianeta” Esattamente quello che la Amethyst aveva in programma di sondare per quel giorno.

Intervenne poi l’addetta ai sensori “Comandante! I sensori stanno rilevando l’onda d’urto di …” si interrupe, angosciata “ … sono multiple esplosioni nucleari, Comandante … ”

Per quanto progettati per un altro scopo, i sensori della Einstein avevano captato quelle che non potevano essere altro che le emissioni dovute ad una serie di bombe, o più probabilmente, missili.

Lo sguardo della donna si perse nel vuoto dello spazio, visibile dallo schermo principale … ora non le appariva più come il mezzo attraverso il quale portare il suo nome alla gloria … era qualcosa di molto più minaccioso …

Di nuovo la voce del addetto comunicazioni la risvegliò … questa volta però non era rivolto a lei … “Si signore, la passo subito …” si voltò “ Comandante, è il Capitano Rodriguez …”

Come uscita da un incubo, Ann disse “Passalo sugli altoparlanti”.

Dopo un istante la voce del comandante della Columbus, ora ufficiale anziano della spedizione, fu udibile a tutti. Sembrava sconvolto quanto loro

“Comandante Remillard … avete ricevuto il messaggio? “

“Sì, signore … ” dopo una pausa che parve durare un eternità il cervello di Ann, tanto apprezzato dal Capitano Kirillov, sembrò ripartire “… dobbiamo fare qualcosa, organizzare il recupero dei superstiti!”

“Comandante … mi spiace ma è fuori discussione …” replicò l’ispanico con tono mesto

“Ma signore!!” La Remillard che non scattava immediatamente sull’attenti alle parole di un superiore!!
In un altro contesto, la cosa avrebbe creato scalpore a bordo … d’altro canto lei stessa non sembrava convinta di ciò che diceva … non era il cervello a parlare.
Oltre al fatto che le capsule distavano due settimane di viaggio, non si poteva ignorare che nessuna nave della Federazione era mai stata costruita con in mente un combattimento nello spazio, tantomeno la Einstein. Qualsiasi missione di salvataggio non avrebbe fatto altro che fornire facili bersagli agli aggressori. Per quanto la Remillard fosse più una scienziata che non un militare, non poteva ignorarlo.

“Comandante!” Rodriguez si fece più duro “I suoi ordini sono di fare rotta immediatamente verso il JP per la Terra! Noi torneremo al sistema solare per informare la flotta, e poi verremo a riprendervi.” La Federazione aveva appena scoperto come viaggiare attraverso i punti di salto, ma non ancora come fare a comunicarvi attraverso.

Ed il messaggio da portare, non era dei migliori.


Le speranze dell’uomo di una pacifica e gloriosa corsa al spazio erano appena svanite nel nulla. Ed insieme ad esse, 108 fra i migliori della Terra.
 

Offline Trueknight (OP)

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Re: Cronche Federali
« Reply #1 on: January 04, 2010, 12:39:57 PM »
Breve storia

Gli ultimi anni del primo decennio del nuovo millennio videro svilupparsi una crisi economica senza precedenti. Le conseguenze della recessione mondiale furono drammatiche, e diedero inizio a scontri sociali in tutto il mondo. Stati Uniti ed Europa furono scossi tremendamente, con milioni di persone riversatesi nelle strade infuriate. La grande Cina sembrò sul punto di collasare sotto il peso della crisi, ed una terrificante guerra civile, fra una decina di improvvisati signori della guerra, imperversò per anni.

La polveriera mediorientale esplose nuovamente, e quando gli estremisti islamici portarono alla caduta il governo pakistano, l'India non esitò ad usare preventivamente il proprio arsenale atomico contro l'odiato nemico. Israele sopravvisse a fatica, e a costo di molte vite.

Quando infine, nel 2019, la follia generale sembrò placarsi, le distruzioni su scala globale colpirono così tanto l'umanità da spingerla ad un passo senza precedenti. Resosi chiaro il bisogno di un'autorità su scala planetaria, furono poste le basi per la fondazione della Federazione Terrestre.

6 anni più tardi, all'inizio del 2025, il professor. Raley, del MIT di Boston scoprì una serie di minerali presenti in profondità nella crosta terrestre, il cui utilizzo combinato alle ultime tecnologie permetteva una resa industriale senza paragoni, e la possibilità di creare energia a costi bassissime e senza impatto ambientale.

La neonata Federazione prese subito ad applicare le scoperte di Raley su scala mondiale, ed in breve il livello tecnologico raggiunto dall'umanità raggiunse vette sconosciute.

Solo 4 anni più tardi però, all'inizio del 2029, ci si rese conto di quanto esigue fossero le scorte sulla terra dei minerali di Raley. La maggior parte di essi si sarebbero esauriti in meno di 10 anni.
La conquista dello spazio non era più una faccenda di immagine pubblica, o di esplorazione scientifica, ma divenne una necessità industriale e sociale.

Ebbe quindi inizio il programma Outreach, che prevedeva l'analisi geologica di tutti i corpi celesti, e l'invio di miniere automatizzate su quelli più promettenti.

Il primo passo fu la costruzione di due vascelli, la Amber e la Amethyst, equipaggiati con una serie di sensori messi a punto dallo stesso Raley. La propulsione era garantita da motori Nucleari Termici, in gradi di garantire oltre 1500 Km/s di velocità massima.

Al comando dell'intera Flotta Spaziale fu messa l'Ammiraglio Loren Gramling.
A metà del 2030 iniziò la missione di esplorazione, ed alcuni giacimenti importanti furono scoperti su Venere e Io, luna di Giove. Sfortunatamente questi si trovavano a profondità tali da rendere molto lenta l'estrazione.

Nonostante il grande sforzo economico ed industriale, solo piccole quantità all'anno venivano estratte, ed il programma Outreach si rivelò un fallimento parziale.

L'attenzione passò quindi alla cintura di asteroidi fra Marte e Giove. In alcuni di essi erano state rilevate quantità importanti di minerali, e facilmente estraibili, ma fu necessario lo sviluppo di tecnologie apposite per l'estrazione nello spazio.

Il programma Prometheus portò alla costruzione, nel tempo, di 15 enormi vascelli minerari, che andarono a contribuire all'estrazione dei minerali più preziosi.

Nel frattempo, nel 2033 il professor Lucio Daprile, mise a punto la teoria dei Punti di Salto. Seguendo le sue indicazioni, nella speranza di individuare altri giacimenti in sistemi lontani, furono varati i vascelli Einstein, e Bohr, che presto individuarono 4 JP nel sistema Solare. Questo apriva le vie della Galassia alla Federazione, ma esponeva anche la fragilissima Terra a qualunque cose stesse là fuori.

2 di questi punti si trovavano molto vicini all'orbita terrestre; quello che si scoprì poi portare a
Lalande 21185, in alcuni momenti dell'anno, è a pochissime migliaia di chilometri dalla Terra.

"Il che significa che qualunque cosa ne fuoriuscisse un mattino, potrebbe incenerire la Muraglia Cinese, le Piramidi ed il Golden Gate, ed essere a casa per ora di cena" per metterla con le parole del Generale Shi Huan Dai, comandante in capo degli eserciti Federali.

La cosa inquietò molto i vertici militari, e vennero iniziati i preparativi per esplorare i due sistemi relativi; nel frattempo fu anche costruita una rete di sensori sulla cintura di asteroidi, per tutelarsi dal possibile arrivo di navi aliene dai due JP più lontanti dalla Terra.

In questo clima di crescente inquietudine, l'arrivo della Columbus ed il suo triste messaggio non potè che essere una rivoluzione per le politiche di espansione terrestri.

La Federazione era in guerra, e la tecnologia bellica più recente a sua disposizione erano gli ICBM di oltre 40 anni prima.
 

Offline waresky

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Re: Cronche Federali
« Reply #2 on: January 05, 2010, 05:48:02 AM »
Bravo Knight!!!!!!!!!

Io ADORO leggere e scrivere.
Coninua!!!!
 

Offline Steve Walmsley

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Re: Cronche Federali
« Reply #3 on: January 05, 2010, 09:37:42 AM »
E 'bello vedere la prima fiction italiana per Aurora

Steve
 

Offline Trueknight (OP)

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Re: Cronche Federali
« Reply #4 on: January 05, 2010, 11:14:12 AM »
Thanks!! I hope I'll have enough time to continue it, when university starts back, in two days :)
 

Offline Steve Walmsley

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Re: Cronche Federali
« Reply #5 on: January 05, 2010, 12:00:55 PM »
Quote from: "Trueknight"
Thanks!! I hope I'll have enough time to continue it, when university starts back, in two days :)
LOL I was thinking my Italian is much worse than your English :). The best one I have come across is Spanish by Michel Thomas. That made learning very entertaining and you learned almost without realising it.

Steve
 

Offline Trueknight (OP)

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Re: Cronche Federali
« Reply #6 on: January 05, 2010, 04:18:17 PM »
Sistema Solare, 50 milioni di kilometri dalla Terra
18 Settembre 2038 Ore 4,16 GMT
Nave stellare FFG-01 Cobra


“La Scout segnala un contatto nemico!!” scattò l’addetta alle comunicazioni “Stanno trasmettendo il segnale … “

“Eccolo che arriva …” continuò l’ufficiale tattico “Contatto singolo, emissioni termiche di livello 250, a 25 milioni di chilometri” riferendosi al grande pallino appena apparso sul suo schermo “E’ grosso e fermo, signore” concluse con un ghigno.

Il Commodoro Austin Rodriguez si sistemò meglio sulla poltroncina della Cobra, la prima nave da guerra della Federazione Terrestre, e non poté fare a meno di rimpiangere per un momento la comodità di quella della Columbus.

“Siamo fuori dal raggio dei loro sensori … è a portata di tiro? “ rivolto al tattico.

“Sì, signore”

“Molto bene, agganci il bersaglio ed inizi i preparativi per il lancio” poi, alla radiofonista “ lei comunichi al resto della flotta di fare altrettanto. Mi avvisi non appena sono pronti ad aprire il fuoco.”

Il tattico fece un cenno ad un altro giovane ufficiale addetto al puntamento, per poi staccare una cornetta scura dalla parete dietro di lui, premere un numero ed iniziare a sbraitare ordini.

Il Commodoro, per quanto si sforzava di rimanere impassibile davanti ai suoi uomini, non riuscì a trattene un sottile sbuffo, quasi indispettito. Era troppo facile … un solo bersaglio, fermo … c’era sotto qualcosa … ma se voleva avere il vantaggio della sorpresa doveva colpire subito, non poteva correre il rischio di essere avvistato …

“Commodoro, tubi 1, 2 e 3 pronti al fuoco, Signore!” comunicò l’ufficiale tattico, con il suo solito eccesso di zelo. Sembrava appena uscito da uno di quei vecchi film in 2d in bianco e nero di quel tizio … John Wayne, ecco come si chiamava …

“Adder, Anaconda e Boa confermano, Commodoro, pronti al fuoco.”

*E se fosse una trappola? E se ci fosse un intera flotta di piccole navi che sfuggono ai sensori passivi della Scout? Per esserne certi dovremmo usare quelli attivi, ma questo darebbe la nostra esatta posizione al nemico… ma se spariamo ora rimarremmo inermi per 90 secondi, per ricaricare…* I pensieri si affollavano nella mente dell’ufficiale, ma alla fine, d’impulso, prese la sua decisione.

“A tutta la flotta, aprire il fuoco.”
Il tattico riprese l’ordine e lo comunicò ai tre tubi di lancio, dove una 20ina di tecnici si affrettarono ad iniziare le procedure. Tre portelloni si aprirono sulla prua del piccolo vascello da 3000 tonnellate. I meccanismi di lancio e le relative munizioni occupavano il 45 % della nave ed impiegavano più della metà del suo equipaggio.

“Missili lanciati, Commodoro!” strillò il tattico. Rodriguez si portò sopra l’uomo ed iniziò ad osservare il suo monitor. Con disappunto ed angoscia notò che solo 9 puntini si muovevano verso il bersaglio. La salva della Adder partì con una ventina di secondi di ritardo, quasi certamente dovuti ai tempi di comunicazione.

Il cattivo presentimento del comandante della flottiglia fu confermato quando pochi secondi dopo il bersaglio nemico prese vita. Una volta avvistati suoi propri sensori i missili federali, puntò con decisione verso di loro, e subito dopo 9 piccoli segnali apparvero sullo schermo. L’alieno utilizzava piccoli e veloci missili anti-missile, uno per ogni minaccia.

8 dei grossi e lenti missili umani scomparvero dallo schermo, solo uno raggiunse il bersaglio.

“Un colpo diretto…nessuna perdita d’aria rilevata…non ha penetrato la corazza, signore…”

I tre missili della Adder furono facile preda della seconda salva difensiva. L’attacco a sorpresa della flotta era sfumato, perché non era stato in grado di saturare le difese nemiche.
Mancavano ancora 15 secondi alla fine della procedura di ricarica, ed ora l’alieno si avvicinava ad una velocità incredibile, per una nave di quelle dimensioni.

“Missili in arrivo!!” Non avevano perso tempo … 6 missili erano in arrivo, uno per ogni nave della flotta… erano più grossi e più veloci di quelli umani …
La Guardian, la sesta nave, lanciò i propri contro-missili, cercando di imitare l’alieno, ma non aveva abbastanza sensori di puntamento per colpire 6 missili con desti####oni diverse. Solo uno fu abbattuto.

Allo scadere dei 45 secondi necessari per ricaricare, la Cobra era l’unica nave a non avere un segnale rosso lampeggiante sul display. Il resto della flotta era in fiamme, compresa la Scout, l’unica nave ad essere equipaggiata con sensori. La flottiglia di Rodriguez era cieca, e la battaglia finita.

Scuotendo la testa Rodriguez tornò mesto verso la sua poltrona “Comunichi alla Adder che l’esercitazione è terminata. Riavviate il computer. La prossima simulazione sarà fra 2 ore esatte … dopo mi passi il comando della Flotta …”.

Aggiornamento

La Cobra e la Adder, le prime due navi militari mai costruite della Federazione Terrestre si stavano esercitando da quasi 5 giorni ininterrottamente. Con scarsi risultati.

Nei primi giorni dopo la tragedia della Amethyst, i vertici militare federali iniziarono una lunga serie di confronti per determinare la strategia migliore. Appurato che era impossibile sigillare il JP, e che quindi non c’era modo di evitare che gli alieni lo attraversassero, se fossero stati in grado di farlo, fu deciso di iniziare immediatamente un programma di armamento.

Furono iniziati due differenti progetti, basati però sulle stesse tecnologie. Da un lato la costruzione di una serie di difese fisse, sia in orbita che a terra; dall’altro l’allestimento di una flotta da combattimento, composta da numerose navi mono-ruolo, di sole 3000 tonnellate.

Quest’ultima decisione fu dettata dalla necessita di avere unità in grado sia di difendere l’orbita terrestre, sia di poter effettuare un salto spaziale utilizzando la tecnologia esistente. I motori della Columbus, e della sua gemella, la Leif Ericson, potevano spostare piccole flotte di unità al massimo di 3000t ; sviluppare nuovi motori avrebbe richiesto troppo alla ricerca scientifica terrestre, ora del tutto focalizzata allo sviluppo dei sistemi d’arma.

Lo sviluppo di armi e sensori efficaci però si rivelò più lungo del previsto, e ci volle più di un anno prima che la Cobra e la Adder fossero varate.

Un anno durante il quale tutti i militari terrestri puntarono ogni tipo di sensore sul JP per Lalande, terrorizzati dall’idea di vedere una flotta di alieni annientare l’inerme Terra.

Fortunatamente, dopo 12 mesi di silenzio, parve abbastanza chiaro che i fantomatici nemici non avessero la capacità o la volontà di attraversare quel JP, al momento, ma questo non era sufficiente per abbassare la guardia.

La Amethyst, prima di essere distrutta, aveva individuato l’unico pianeta finora ritenuto adatto alla colonizzazione, e si trovava proprio a Lalande 21185, a poca distanza da quello degli alieni. Per non parlare dei giacimenti minerari in tutto il sistema. La Federazione doveva essere in grado di difendersi. E di attaccare, all'occorrenza.

Nel frattempo l’esplorazione di Proxima Centauri, era stata ultimata. In particolare il primo pianeta, il più vicino alla stella, si presentava come molto ricco di risorse, sebbene non abitabile. Fu deciso che in futuro sarebbe stato colonizzato con miniere automatizzate, ma l’operazione fu subito rinviata a quando sarà stata costruita una flotta militare.
 

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Re: Cronche Federali
« Reply #7 on: January 06, 2010, 01:51:25 AM »
Il tuo racconto è fatto stupendamente e rende bene il pathos dello "Sconosciuto".

Quando in questo gioco si incontrano razze ostili diventa subito chiaro come la tecnologia e i sistemi d'arma siano cruciali.Ma non solo.Sensori,scouting,ricognizione,conoscenza di posizioni e situazioni diventa un tutt'uno nella possibilità di rendere una battaglia vincente o perdente in partenza.

Speriamo che la "tua" dimensione alternativa di umanità risulti vittoriosa.
Certo che sfiga trovare fuori dalla porta qualcuno che ti aspetta.
Ciao!